La transizione energetica non è vista da FILP come un problema esclusivamente tecnico, ma principalmente come una sfida progettuale.
Con le facciate solari vogliamo stabilire il fotovoltaico in aree urbane densamente popolate. C’è poco spazio sul tetto, ma più superficie sulla facciata, dove gli edifici sono più alti. In questo modo produciamo elettricità, dove vive la maggior parte delle persone. Come costruttori di facciate, specializzati nell’alucobond, ci siamo costantemente confrontati con la questione di come integrare il fotovoltaico nella facciata.
L’Alucobond è un materiale composito che può essere fresato sul lato posteriore e poi piegato.La tecnica di piegatura in sé è piuttosto particolare, in quanto ci consente di ottenere geometrie tridimensionali. Il vantaggio significativo del guscio solare è che eravamo simultaneamente in grado di utilizzare forme libere, tridimensionalità e parametrica per ottenere la migliore raccolta di energia possibile.
Moduli solari
Ci sforziamo sempre di allineare i moduli solari che utilizziamo nel modo più ottimale possibile rispetto al sole. Una facciata esposta a sud con una maggiore esposizione solare sembra diversa da una facciata rivolta a ovest dove il sole è ad un angolo inferiore. quindi, a nostro avviso, l’architettura si adatterà alle esigenze solari in accordo con la transizione energetica. Penso che una facciata ben progettata contribuisca alla protezione dell’ambiente e alla generazione di elettricità parallelamente ad una architettura innovativa. Immaginiamo il mondo di domani in modo positivo. Con le nostre nuove tecnologie, possiamo dare agli edifici un atteggiamento completamente diverso. Quando un prodotto industriale sviluppa un appeal architettonico e benefici aggiuntivi, diventa un piacere da realizzare e progettare. E finalmente si può godere dell’ambiente costruito come espressione del nostro tempo.
Lascia un commento